Case rurali e accesso al Superbonus

In seguito alla modifica della normativa, che ha definito unifamiliari anche le abitazioni il cui accesso è possibile mediante cortile o giardino non di proprietà esclusiva, persino le case rurali hanno la possibilità di usufruire del superbonus.
Per le abitazioni indipendenti con impianti autonomi di riscaldamento e allacciamento alle reti di energia e con accesso alla pubblica via, attraversando la corte agricola sulla quale si affacciano più fabbricati, esistono tutte le possibilità di avvalersi del superbonus previsto per le abitazioni unifamiliari. 
L’abitazione può usufruire del 110% sugli interventi trainati della sostituzione dell’impianto di climatizzazione ed isolamento termico, raggiungendo il miglioramento di due classi energetiche. E’ però necessario che l’impianto fosse preesistente. 
Le case unifamiliari rurali possono accedere alla detrazione  del 110%v relativa agli interventi antisismici, anche se sono utilizzate dai dipendenti, nonostante vengano considerate fabbricati strumentali dall'articolo 9, comma 3-bis, del Dl 557/1993.
L’accesso al bonus per quanto riguarda le abitazioni padronali risulta più problematico, in quanto, dato che molto spesso sono ampie, possono essere classificate come A1 oppure A8. 
L’unica soluzione possibile in questo caso sono gli appartamenti  al piano terreno che abbiano l’accesso alla corte agricola autonomamente e che dispongano delle reti energetiche perfettamente autonome. In questo caso si fa riferimento al concetto di abitazione unifamiliare indipendente.
La circolare 24/E/2020 ha affermato che una persona che non sia soggetto passivo ai fini delle imposte dirette, non può usufruire del bonus, in riferimento ad un soggetto non residente. Gli agricoltori possono essere sprovvisti di reddito, in quanto nei periodi di imposta dal 2017 al 2020 compreso, le persone fisiche in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto, iscritti alla previdenza agricola, non dichiarano i redditi dei terreni.
Dato che l’agricoltore possiede terreni o li conduce in forza di contratti di affitto e quindi è un soggetto passivo anche destinatario di agevolazioni, non c’è dubbio che il bonus spetti anche in assenza di imposta.