I bonus previsti dalle norme 2020 esigono attenzione in merito alla regolarità edilizia dell’immobile.
L’esigenza di un primo filtro di tipo edilizio nasce dal fatto che la cessione del credito nasconde insidie poiché avviene pro solvendo, cioè senza liberare il beneficiario dei rischi che potrebbero nascere in merito alle contestazioni sul diritto al bonus.
Occorre infatti dotarsi di un titolo idoneo, che può essere:
· CIL asseverata (Comunicazione inizio lavori)
· Scia o permesso di costruire, a seconda del peso dell’intervento.
La verifica della situazione edilizia prevede l’applicazione di un principio che collega in modo stringente i vari titoli edilizi, ognuno dei quali deve essere coerente ad una documentata e legittima situazione di partenza.
Il principio vieta di beneficiare del superbonus in caso di situazioni abusive non condonate.
Gli adempimenti preliminari diventano ancora più gravosi se si tratta di centri storici, immobili o zone vincolate. In questo caso i controlli pubblici possono entrare maggiormente nel dettaglio di materiali, colori ed impatto ambientale.