Con la risposta 6D contenuta nelle Faq dell’ENEA del 25 gennaio 2021, è stato confermato che per ottenere la detrazione di risparmio energetico al 50-65-110% sull’impianto di climatizzazione è necessario un intervento di sostituzione integrale o parziale dell’impianto esistente. Si è chiarito che con sostituzione parziale si intende che “l’intervento debba necessariamente comportare la sostituzione del generatore di calore, e che possa poi eventualmente comprendere anche opere (di sostituzione o modifica) sulla rete di distribuzione, sui corpi di emissione e di controllo dell’intero impianto.” Non sono dunque agevolabili i lavori che costituiscono una mera integrazione, senza sostituzione.
La risposta 7D pare presentare un’eccezione. Nel caso in esame, si chiedeva se si potesse beneficiare dell’Ecobonus al 65% per l’installazione di un sistema di pompe di calore per il riscaldamento più efficiente, senza smantellare la vecchia caldaia per poterla sfruttare alla produzione di acqua calda. Considerando che l’obiettivo finale è il conseguimento dell’efficienza energetica, l’ENEA risponde che il vecchio generatore non deve essere necessariamente smantellato se mantenuto per assolvere unicamente alla produzione di acqua calda sanitaria. Tutto ciò, a condizione che siano realizzati interventi che non consentano il ripristino del suo funzionamento per il riscaldamento. L’ENEA aggiunge che tale condizione deve essere asseverata da un tecnico abilitato.