A causa della burocrazia che rallenta l’iter procedurale del Superbonus, vengono continuamente proposte proroghe e semplificazioni. Già a partire dal decreto agosto (104/2020) si era cercato di facilitare la conformità edilizia. Nel decreto precedente, infatti, la regolarità edilizia doveva essere “assoluta”, mentre con le nuove modifiche, gli accertamenti sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi. Pertanto, in caso di interventi su parti comuni condominiali, gli abusi edilizi sulla singola unità immobiliare non compromettono l’esecuzione dei lavori o il credito dei condòmini. L’abuso, se non sanato, determinerà l’impossibilità di godere della relativa detrazione solamente per il singolo proprietario solo su interventi sulla proprietà esclusiva. L'ultima conferma in merito è arrivata nella giornata del 13 maggio, dal direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini, durante un'audizione in Commissione attività produttive della Camera sul Superbonus.