L’interpello 630/2021 dell’Agenzia delle Entrate pone risposta a un quesito relativo alla fattibilità di interventi di consolidamento sismico (Sismabonus) su un unico edificio.
In particolare, l’interpello porta il caso di un istante, in possesso di un’abitazione situata in un edificio con le necessarie caratteristiche strutturali, all’interno di un centro storico dove sono già stati effettuati interventi di consolidamento sismico negli edifici adiacenti.
Sebbene l’intervento, a differenza di quanto previsto all’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 all’articolo 16-bis del TUIR, non venga eseguito all’interno di un progetto unitario che coinvolge anche gli edifici contigui all’immobile, nel parere n. 4/2021 del 13 luglio 2021, la Commissione ha espresso la convinzione che il contenuto del predetto articolo "debba essere riletto e interpretato, attualizzandolo e rendendolo aderente alle definizioni contenute all'interno della Norme Tecniche. Si ritiene cioè che il riferimento a progetti unitari possa essere inteso come limitato al concetto di singola unità strutturale, una volta individuata, e non necessariamente all'intero aggregato edilizio che tipicamente caratterizza i centri storici con progetti, quindi, che possono essere redatti anche mettendo in atto interventi locali di cui al punto 8.4.1 delle suddette norme".
Pertanto, è possibile fruire delle agevolazioni fiscali anche in caso di “interventi locali”, senza che l’intervento includa anche l’intero aggregato edilizio.