Si limiterebbero a 2,4 miliardi i lavori per il Superbonus nel 2021; con la molto discussa proroga, invece, ammonterebbero a 1,6 miliardi nel 2021 e a 6,4 aggiuntivi del 2022, secondo le stime Cresme-Camera dei deputati presentate a Montecitorio.
La conclusione è che la proroga allenterebbe pressioni dall’anno corrente, spostando una parte degli interventi edilizi al 2022, e dando la possibilità a molti altri di essere effettuati. I benefici sono soprattutto nel lungo termine poiché, oltre alla spinta economica, si beneficerà di migliorate prestazioni energetiche e un minor impatto ambientale.
Questi dati alimentano le discussioni sulle modalità della proroga: sebbene il Parlamento abbia previsto all’unanimità la proroga del Superbonus al 2024, alcuni si dichiarano favorevoli ma solo con l’utilizzo dei fondi europei.