Superbonus, accesso alla detrazione anche per gli immobili con difformità.

Superbonus, accesso alla detrazione anche per gli immobili con difformità.

Nel caso del Superbonus 110 il contribuente può accedere alla detrazione anche per interventi eseguiti su edifici che presentino difformità, con tale espressione intendendosi quelle piccole irregolarità che eccedono il limite di tolleranza del 2 per cento.

In materia di regolarità urbanistica si ricorda che «di norma ad un immobile che presenta difformità di carattere edilizio è preclusa la possibilità di accedere ad eventuali agevolazioni fiscali». Lo stabilisce l’articolo 49 del Testo unico edilizia (DPR n. 380/2001), che parla di tutti gli interventi abusivi realizzati in assenza o in contrasto con un titolo abilitativo o sulla base di un titolo che sia stato successivamente annullato.

Il contrasto deve riguardare violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il 2% delle misure prescritte (limite di tolleranza), oppure il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione.

In materia di interventi ammessi al Superbonus esiste però una deroga. Infatti, l’articolo 49 TUEL opera solo in alcuni casi, in particolare: laddove manchi la presentazione della Cila superbonus (c.d. CILAS); qualora siano stati eseguiti interventi realizzati in difformità dalla CILAS; qualora difetti l’attestazione dei dati che devono essere riportati nella CILAS; qualora le attestazioni previste per il Superbonus non corrispondano al vero.

Fuori da questi casi «il contribuente potrà fruire della detrazione del Superbonus anche per interventi eseguiti su edifici che presentano difformità edilizie».