Superbonus, Ecobonus, Sismabonus e bonus barriere architettoniche: le nuove scadenze

Superbonus: dal primo gennaio 2024 lo sconto fiscale dedicato all'efficientamento energetico sarà del 70%, nel 2025 scenderà al 65%. 
 
Nel 2024 tuttavia, salvo interventi con la legge di Bilancio, il superbonus sarà riservato soltanto ai condomini.
 
Per le villette lo sconto fiscale si chiude alla fine del 2023. Dovranno completare le spese entro la fine dell'anno sia i soggetti che avevano interventi avviati al 30 settembre 2022, con un avanzamento almeno del 30%, che i soggetti che hanno avviato i cantieri nel 2023, rispettando i criteri del quoziente familiare.
 
Ecobonus: a partire dal 2024 per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri, come la sostituzione di infissi, spetta nella misura del 50 per cento. Le percentuali, però, salgono per i lavori condominiali.
 
Quando si conseguono determinati indici di prestazione energetica, si può usufruire di detrazioni più elevate (al 70% o al 75%).
 
Se, però, sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, si combinano i lavori di efficientamento energetico con la riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, ovvero all’85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
 
Sismabonus: per le spese di messa in sicurezza antisismica sostenute fino al 31 dicembre 2024 continua a spettare una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e
che deve essere ripartita in cinque quote annuali. 
 
La detrazione sale (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%). 
 
È possibile beneficiare anche del sismabonus acquisti: chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%).
 
Bonus abbattimento barriere architettoniche: il bonus 75% consente di esercitare le opzioni di sconto in fattura o di cessione del credito senza alcuna limitazione e ha un recupero in cinque anni. 
 
Per poter usufruire di questa agevolazione è necessario che il fornitore dei beni, l’impresa esecutrice delle opere o un tecnico abilitato rilascino, sotto la loro responsabilità, una dichiarazione che attesti lo stato di fatto preesistente e, a lavori ultimati, occorre che un tecnico abilitato rediga un’asseverazione relativa al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche. 
 
Il bonus barriere è applicabile, oltre che per interventi come l'installazione di ascensori o di montacarichi e rampe, anche per lavori come la sostituzione di infissi e la ristrutturazione di bagni, anche nei singoli appartamenti