Superbonus, maxi-sanzione per la comunicazione anti frode

Il Decreto Blocca Cessioni, approvato martedì da Consiglio dei ministri, in corso di pubblicazione, ha introdotto una comunicazione antifrodi con l’obiettivo di tenere sotto costante monitoraggio l’andamento della spesa pubblica.

La predetta comunicazione riguarderà tutti i cantieri di Superbonus attualmente in corso e quelli che saranno avviati da qui in avanti.

Dovranno essere comunicati:

-         I dati catastali relativi all’immobile oggetto dei lavori; 

-         l’ammontare delle spese sostenute nel 2024 fino all’entrata in vigore del decreto; 

-         l’ammontare delle spese che «prevedibilmente saranno sostenute successivamente» al decreto negli anni 2024 e 2025; 

-         le percentuali di detrazioni spettanti per le diverse spese. 

L’obbligo riguarderà i soggetti che hanno presentato le Cilas (o un titolo abilitativo) entro il 31 dicembre 2023 e che non hanno chiuso i cantieri entro la fine dello scorso anno e i soggetti che hanno presentato o presenteranno la Cilas o il titolo abilitativo nel corso del 2024.

Dovranno inviare i dati sia gli esecutori di interventi che accedono al super ecobonus (in questo caso all’Enea) che quelli che accedono al super sismabonus (in questo caso al Portale nazionale delle classificazioni sismiche, gestito dal Dipartimento Casa Italia).

L’omessa trasmissione dei dati comporta l’applicazione della sanzione amministrativa di euro 10.000,00 per i cantieri attualmente in corso. 

Per i cantieri ancora da iniziare è prevista la decadenza dall’agevolazione. Non sarà possibile sanare un’eventuale mancanza con la remissione in bonis.